L’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che, recuperando i valori dell’agricoltura tradizionale, utilizza al meglio ed in modo sostenibile tutte le risorse rinnovabili a disposizione, rispettando la natura ed i cicli stagionali delle coltivazioni ed escludendo l’uso di prodotti chimici di sintesi (insetticidi, fungicidi, fertilizzanti) e OGM (organismi geneticamente modificati).
Per potenziare la fertilità dei terreni si utilizzano ad esempio concimi organici, come letame e compost, o particolari tecniche di coltivazione, come ad esempio la coltivazione di leguminose, o ancora si adotta il sovescio, tecnica che consiste nella semina di piante (ad esempio erba medica, trifoglio, senape, colza) e nel loro interramento al momento della fioritura.
Per la lotta ai parassiti, malattie ed erbe infestanti, ci si avvale di diverse tecniche come l’utilizzo dei loro nemici naturali, la scelta delle specie e delle varietà autoctone, la rotazione delle colture che serve a mantenere e potenziare l’attività biologica del terreno.
Inoltre, le norme in materia di agricoltura biologica favoriscono il benessere degli animali e impongono agli agricoltori di soddisfare le specifiche esigenze comportamentali degli animali.
Per quanto riguarda i prodotti biologici trasformati, le materie prime che entrano nel circuito produttivo devono essere di provenienza biologica, almeno per il 95%.