Una buccia perfetta
Per prima cosa, al momento dell’acquisto, è bene verificare che la buccia sia priva di ammaccature, che non si segni facilmente al tocco e che non mostri i segni della ticchiolatura, la malattia parassitaria che causa macchie scure, anche di notevoli dimensioni. Il picciolo dovrebbe essere ben saldo, mentre un profumo pieno e gradevole indica una giusta maturazione. Quando la si taglia, la polpa non deve mostrare macchie brune, segno di danni da gelo, e nemmeno si devono percepire odori anomali, causati da una cattiva conservazione.
Lucenti al naturale
La lucentezza di alcuni frutti non deve indurre in inganno: non è legata a particolari trattamenti chimici, ma è un fenomeno naturale, causato dal fatto che, per proteggersi dagli agenti atmosferici, i frutti producono delle cere naturali, con le quali ricoprono la buccia. Queste cere, se strofinate contro una superficie morbida si lucidano, proprio come la cera che si dà ai pavimenti.
Circa il 60% di superficie coltivata a mele è concentrata in Valtellina nella provincia di Sondrio, seguita da Mantova e Pavia. Le migliori produzioni sono quelle biologiche oppure ottenute da produzione integrata, coltivate cioè nel rispetto della natura, limitando il più possibile l’uso dei prodotti chimici: un’attenzione che le rende ancora più sane e gustose.
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