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La bottiglia in tavola

La bottiglia a tavola deve essere sempre servita mantenendo l'etichetta in modo che il nostro ospite possa sempre leggerla (i sommelier presentano la bottiglia in questo modo). L'apertura della bottiglia, per il bianco e lo spumante, deve essere fatta nel momento in cui il vino viene consumato, mentre per il rosso, soprattutto se invecchiato, una stappatura anticipata. Tale operazione è resa necessaria per far allontanare l'odore di chiuso dal vino (imbottigliato da molto tempo) e per migliorare le sue caratteristiche organolettiche.

Vi domanderete: quanto tempo prima? Dipende dal vino e dalla sua "vecchiaia", in generale va detto che più il vino è vecchio più necessita di tempo ma se vogliamo accelerare l'effetto dell'ossigenazione possiamo mettere il vino in una caraffa pochi minuti prima di servirlo. E ricordarsi: mai scaraffare un bianco.

Per godere al massimo della bontà di un vino, bisogna essere attenti alla temperatura di servizio. Serviamo i bianchi ad una temperatura bassa mentre i rossi ad una più alta (questo perché a basse temperature si esalta il sapore astringente dei tannini, quindi il vino ci risulterebbe "amaro"). 
Più precisamente possiamo riassumere :

Lo spumante va degustato ad 8° gradi (circa):
un vino bianco giovane 10°,
un bianco dolce 12° ,
da barrique 14° ;

un vino rosato 11° ;
un vino rosso giovane a 16°, 
un rosso robusto e di corpo 18°, 
lungamente invecchiato anche 20°.

Naturalmente a tavola useremo i bianchi per portate leggere e pesce, i rossi per portate a base di carne, rossi invecchiati per portate impegnative e selvaggina.